Genoveffa De Troia

Epistolario

Sono raccolte in questa sezione alcune delle lettere che Genoveffa scriveva ai suoi devoti. Venivano scritte sotto sua dettatura da persone a lei care e con le quali era solita pregare. Non sempre erano corrette grammaticalmente ma, ciò che conta sono i suoi pensieri, ricchi di grande spiritualità ed umanità.

Gentilissima e buona signorina,
Anche questa volta la vostra letterina mi ha procurato tanto tanto piacere. Sono anch’io un po’ preoccupata per le notizie che mi date riguardante vostro fratello ma, non bisogna mai sgomentarsi, bisogna sempre confortare nel buon Gesù, ed anzi ogni giorno ripeterete la giaculatoria: cuore di Gesù confido in Voi! …Il Signore lo risparmierà il caro fratello e ritornerà vittorioso in mezzo a voi tutti. Io certo non casserò mai di pregare per la vostra cara famiglia, il fratello è in modo speciale per voi che ho avuto la fortuna di conoscervi. Pregherò pure che si effettui il vostro desiderio di poter restare a Cerignola ad insegnare, io spero nel buon Dio perché il Signore i buoni desideri. Sono ben lieta di apprendere che avete incominciato a pregare il Sacro Cuore di Gesù, cui attendete una grazia, pregate, pregate perché quando si prega si ottiene tutto, non solo ma, quando il cuore è un po’ angosciato, allora si prega meglio; non solo io so pregare come voi mi dite ma, tutti sappiamo pregare quando abbiamo bisogno veramente e poi è tanto bello pregare poiché, nella preghiera la nostra mente si eleva a Dio. In ogni modo io pregherò ancora ancora di più e spero che tutto otterrete. Saluti al sig. Vitale se lo vedete, saluti a vostra madre, anche da parte della mia, a voi auguri di ciò che desiderate e vi benedico nel nome del Signore Gesù.

Genoveffa De Troia
Foggia, 12 Agosto 1940

Gentile Signorina,
Ho letto or ora la vostra cara lettera e godo di ciò che mi scrivete. Non solo dovete stare tranquilla perché, chi ha veramente fede non vacilla mai ma, dovete avere tanta tanta fede da mettersi completamente nelle mani del buon Dio. Egli che tanto ama noi miseri suoi figli, non ci abbandona mai; anzi quanto più a noi sembra di essere abbandonati, tanto più Egli ci è vicino.Fede dunque, fede sempre! Pregate sempre. Io non mancherò mai di elevare per voi la mia umile preghiera al Sacro Cuore di Gesù e a Maria Santissima. Anche per vostro fratello non mancherò di pregare.

Cordiali saluti ai vostri cari tutti e a voi.
Pace e bene.

Genoveffa De Troia
Foggia, 21 Novembre 1941

Gentilissima sorella,
Ho ricevuto la vostra lettera, in riguardo alla condotta da seguire, io consiglierei di informarvi alla risposta di padre Pio, voi siete libera di determinarvi. Noi, indegne creature, possiamo pregare il Signore ma, la  volontà  è vostra. Affari di fidanzamento o di amore sono cose che non interessano chi si isola dal mondo per raccogliersi nella preghiera e meditazione; tanto più quando si cercano o si trovano pretese, ricchezza, bellezza, peso, qualità e misura. La ricchezza non si porta al cimitero , la bellezza non dura per tutta la vita; la vecchiaia o nera malattia distrugge tutto! La vera bellezza è nella povertà, nella sincerità e nella modestia! La mia indegna persona prega il buon Gesù per le anime che hanno minori pretese e gravi dolori, non per incontrare un matrimonio di quella specie o di quell’altra specie.

Sorella Genoveffa
Foggia, 11 Ottobre 1946

Caro fratello in Cristo,
In questo giorno di gaudio, di amore e di felicità, possano giungerti ferventi e sinceri i miei auguri.
Tutta la cristianità vive in questo Santo giorno in un’atmosfera di calma e di pace; mentre la rievocazione della Natività, con i suoi squillanti scampanii della mezzanotte, continua a chiamare le pecorelle smarrite che, mantengono ancora lontano dall’ovile.
Ma a chi a quell’ovile è già giunto e cerca di assuefarsi in sì sublime ambiente, non può tale ricorrenza che imprimergli più profondamente il marchio della fede, per avviarlo più sicuro nella via del Signore.In questo mese la Divina bontà ha voluto premiarmi. Ed è appunto per questo che con tutto l’ardore del mio cuore è modesta validità delle mie preci della Santa mezzanotte, pregherò il Signore, di prenderti sotto la sua protezione per non lasciarti più, e guidarti sicuro per gli aspri ed irti sentieri di questa rimanente vita terrena. Preghiamo ed insieme innalziamo a Lui il nostro pensiero di ringraziamento e di eterna riconoscenza.
Sia lodato Gesù Cristo.

Genoveffa De Troia
Natale 1946

P. Giuseppe Mastew,
Sono stata premiata da Gesù a soffrire per la umanità dall’età di 12 anni e ora ne ho 50. Mi sento felice di fare questa vita per poter salvare la umanità dai tanti peccati. Sopporto sempre con piacere la croce dei miei dolori perché mi vengono dati da Gesù. Sopporto i miei martiri e le mie sofferenze per tutta la umanità e specie per i sacerdoti e ancora per alleggerire la croce di Gesù; perché “per crucerei ad luce”.
Perciò io amo Gesù sopra ogni cosa perché, Lui è morto per me, lo amo assai e questo amore a Lui domando e da Lui spero. Io voglio chiamare sempre Gesù, perché il suo nome mi consola e mi da animo ricordandomi che Lui è morto per salvare me e l’umanità tutta. Le piaghe di Gesù sono voci potenti e ci spingono ad amare chi tanto amo’. Nascondiamoci in esse e sparirà ogni timore ogni freddezza dai nostri cuori. Siamo dunque devoti di Gesù crocifisso nutrendo spesso l’anima con la considerazione dei suoi dolori e sarà facile anche a noi il raggiungimento della perfezione. Preghiamo, reverendo Padre, affinché dopo aver venerato Gesù, possiamo essergli figli e amici nella Gloria del Cielo. Abbiamo quindi tutti i dolori e le croci che mi vengono e verranno dalle mani di Gesù, purché io possa amarlo in eterno, perché io viva per Lui che è morto per me, purché io patisca per suo amore, giacché Lui ha tanto patito per amor mio. Preghiamo dunque per tenerci vicino a Gesù, perché lontano da Lui non v’è pace ma disperazione, non v’e vita ma morte.
Uniamoci e preghiamo insieme affinché Gesù stia sempre con la sua grazia a regnare nei nostri cuori. Così sia.

Genoveffa di Gesù
Foggia lì, 02 Maggio 1947

Carissima sorella,
Mi ricordo benissimo di te e ho pregato tanto per te. Per il momento non posso mandarti una mia foto, debbo chiedere il permesso al mio Padre Spirituale. Non dispiacerti, in appresso te la manderò. Preghi sorellina e preghi con me affinché si avveri il detto di P.Pio,  cioè quello di farti suora. Riceverò tua madre quando andrà  da P.Pio e sarò contenta di conoscerla.
Preghi.
Così sia.

Genoveffa De Troia
Foggia, 12 Gennaio 1948

Cara sorella,
Grazie di cuore per i foglietti e buste che mi hai mandato e soprattutto per quel dono che hai fatto ad una povera che stava veramente scalza ed anche per la vestina che l’ho consegnata ad una bimba povera che ha il padre in clinica ammalato.
Non mi resta che pregare e offrire le mie sofferenze a Gesù per te e tuo figlio.
Pregherò anche per tuo marito.
In Cristo.

Genoveffa De Troia
Foggia, 23 Maggio 1949

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